Per un atteggiamento maggiormente critico verso la sicurezza – Una proposta di contestazione del G8 2009 in Italia
Esattamente come nel caso dalle proteste precedenti, è possibile trarre delle conclusioni riguardo alla riuscita di mobilitazioni su vasta scala anche dalla contestazione del vertice G8 2007 di Heiligendamm. Oltre ai tre grandi accampamenti di protesta auto-organizzati e una tournée d’informazione, attuati ben prima del vertice, nell’ambito di un campo preparatorio e attraverso incontri organizzati al di fuori dei confini germanici è stato attuato il tentativo di rapportarsi e costruire reti a livello internazionale. All’ interno dei movimenti si decise di non inquadrarsi nel palinsesto incentrato sul clima dettato dal G8, scegliendo piuttosto di implementare le proteste su campagne imperniate su temi propri dei movimenti, come la migrazione, l’antimilitarismo e l’agricoltura globale.
Con il presente documento, che tenta di fare il punto, a grandi linee, degli sviluppi nell’ambito delle cooperazioni di polizia a livello comunitario europeo, vogliamo riprendere, in vista del G8 2009 in Italia, alcuni dei temi di cui sopra e proporre la realizzazione di una campagna di contestazione dell’’’architettura securitaria’’ europea. Quello che ci auguriamo è l’avvio di un lavoro anti-repressione capace di superare la semplice critica degli atti di violenza compiuti dalle forze dell’ ordine e la pura e semplice scandalizzazione degli stessi. Questo lavoro politico di lotta alla repressione va condotto prestando la massima attenzione alle nuove forme di controllo sociale come riferimento cruciale per i movimenti antagonisti.
weiter...Solidarietà contro la repressione dello Stato!
Difendiamo la politica di sinistra; faccendo questo migliaia di manifestanti hanno gridato il 9 maggio 2007 a Berlino, Amburgo, e altri luoghi: "noi siamo tutti sotto l'articolo 129a!" (Il corrispondente dell'italiano 270 bis, NdR). In quel giorno il pubblico ministero aveva fatto persequire 40 realtà della sinistra, abitazioni e posti di lavoro, in tutta la Germania.
L´accusa contro i cosiddetti 21 sospetti è di "organizzazione di un'associazione terrorista per impedire lo svolgimento del vertice G8" e "fondazione dell´associazione terrorista "Gruppo Militante"", secondo il paragrafo 129a. Giustamente questo attacco della polizia è stato visto come un tentativo di intimidire e di spaccare la mobilitazione contro il vertice G8. Tutto ciò è stato respinto: La rabbia contro lo Stato che ne è seguita ha invece rafforzato la campagna contro il vertice G8.
quando il vento si calma
oppure: il momento giusto E’ Importante
Anche se non si possono imporre limiti alla molteplicità delle lotte sociali dobbiamo partire dal fatto che le rivolte e lo sviluppo di modelli alternativi si sono sempre uniti in scontri particolari. Per la Interventionistische Linke (IL) la partecipazione alle proteste contro il G8 a Heiligendamm è stato il primo progetto importante da affrontare insieme. Siamo riusciti con tutto lo spettro del movimento a rompere il quadro propagandistico disegnato dai dirigenti della classe dominante. Questo vertice risulterà essere stato l’ultimo di questo tipo in Germania: altri 100 milioni di euro solo per chiacchierare di che tempo fa? Diventa sempre più visibile per tutti che sul piano storico il progetto G8 non riuscirà più a realizzare mosse importanti, il capitalismo essendosi liberato dal lascito sociale dei tempi della concorrenza tra i due poli fa semplicemente quello che sa fare meglio: scuotere le società dominate da lui, fare guerra e devastare interi continenti; riesce a imporre l’intero suo il programma in tutto il mondo.
Source: email weiter...“VESTO DI NERO PER I POVERI E GLI SCONFITTI….(E) PER IL CARCERATO CHE PAGA IL PREZZO DI UNA LEGGE FATTA SU MISURA PER IL POTERE” (Johnny Cash)
Trad. dalla versione spagnola di The man in black
Il seguente testo è stato redatto da persone differenti, appartenenti all’area della Sinistra cercano di fare il punto sul contro-summit tenutosi il 2 giugno 2007 a Rostock in Germania.
Una cosa peró ci accomuna tutti,il desiderio di RIVOLTA, che puó essere agito in molti modi, tutti egualmente degni di rispetto.
Non ci interessano denunce o pubbliche accuse. Questo testo vuol essere una raccolta di critiche positive e negative su noi stessi e su coloro con i quali negli ultimi due anni e mezzo, abbiamo lavorato ad un (concetto) progetto di rivolta.
(AGI) – Heiligendamm (Germania), 7 giu. – Gli uomini della sicurezza americana hanno messo alla prova i controlli attorno al vertice del G8. Secondo quanto riferito da fonti tedesche, alcuni agenti Usa in borghese hanno tentato di introdurre dell’eplosivo al plastico C4 da un varco di accesso all’area di Heiligendamm. L’esplosivo, nascosto in una valigetta a bordo di un’auto, e’ stato localizzato dai macchinari e a quel punto gli uomini della security americana si sono qualificati.
[http://liege.indymedia.org/news/2007/06/16891.php]
Plan B is started: join to the battle of joy!
In alcuni momenti, non sempre e mai per calcolo, crediamo sia giusto prendere la parola e parlare a tutti e tutte in modo semplice e franco. Bene, questo è uno di quei momenti.
Vogliamo parlarvi brevemente di quello che è successo il 2 giugno, nella città di Rostock, durante la manifestazione contro il G8. Vi parliamo da un punto di vista partigiano, certamente, ma condiviso da moltissime voci che a volte, non sempre e mai per calcolo, riescono a essere una. Questa è una di quelle volte.
Il 2 giugno è successo che migliaia di persone non hanno atteso che si consumasse il rituale di movimento che spesso abbiamo subito: mobilitazione, manifestazione, azioni meno che simboliche, convegni e infine una conclusione posticcia preparata da qualche oscuro funzionario nella quale si prendono impegni generici riguardo le sorti del mondo con lo sguardo pietoso rivolto ai più sfortunati.
Arresti privi di fondamento; mediattivisti francesi e di Liegi ancora in carcere.
Diversi membri della ONG CADTM(Comitato per l'annulamento dei debiti del terzo mondo)sono detenuti arbitrariamente a Rostock
06.06.07 Bad Doberan, Rostock, la Polizei sequestra il Bus di Media Indipendenti
Nel pomeriggio di mercoledi 6 giugno presso Bad Doberan, zona di passaggio per arrivare alla zona rossa di Heiligendamm, parcheggiato accanto all´aiuola adibita ad info point, si trovava un Media Bus azzurro con tre persone dentro. Uno di questi, un mediativista spagnolo, in un 'intervista, ci ha spiegato la funzionalita´del mezzo durante le giornate di contestazione a Rostock. Utilizzato come stazione mobile di diffusione di informazione e punto di contatto di media indipendenti, il bus e´stato attaccato dalla polizia locale verso le 18.30. ovvero pochi secondi dopo lo scambio di informazioni. In maniera rapida si sono susseguite una quantita´improvvisa di camionette della polizia. Una prima parte si e´accantonata al bus, la seconda dalla parte opposta, circondando l'aiuola dell' info point. In un primo momento nessuno ha pensato che lóbbiettivo fosse il media bus, ma velocemente una ventina di poliziotti sono corsi verso il media mobile e parte di essi sono saliti al suo interno. Sono stati staccati subito fli di connessione, cavi di alimentazione di computer e trattenute due persone al suo interno. il bus e´stato sequestrato per intero, tutto compreso.
Contemporaneamente piu´persone hanno cominciato ad avvicinarsi al media bus per impedirne la partenza. per circa 45 minuti ci sono stati atti di resistenza da parte dei manifestanti e dei passanti , bloccando costantemente il bus in cammino e gli sbirri che gli facevano da scorta.
Immaginate la situazione di partenza. Da una parte una polizia corazzata da capo a piedi. 16mila: un vero esercito. Possono comunicare con chiunque, hanno mezzi di trasporto e godono di diritti sovrani. Dall'altra parte, persone armate quasi solo della loro volontà. Parlano lingue diverse, non hanno strutture di comando, vanno a piedi per chilometri e chilometri. È la forma di "guerra" asimmetrica più estrema che ci sia, e in questa battaglia tra Davide e Golia sono stati loro i vincitori. Com'è stato possibile? Ecco il racconto di un'esperienza personale...
weiter...Ci sono determinati momenti in cui è appropriato, senza farsi troppi problemi, rivolgersi ad ognuno nel modo più semplice e diretto possibile. Uno di questi momenti è arrivato.
Il piano B è già cominciato: unisciti alla battaglia
Ci sono determinati momenti in cui è appropriato, senza farsi troppi problemi, rivolgersi ad ognuno nel modo più semplice e diretto possibile. Uno di questi momenti è arrivato.
Desideriamo parlare brevemente di quanto è accaduto il 2 giugno nella città di Rostock durante la manifestazione contro il G8. Parliamo, naturalmente, da una posizione partigiana, ma da una posizione che raccoglie molteplici voci che in determinati momenti riescono a diventare una soltanto. Uno di questi momenti è arrivato.
Il 2 giugno, migliaia di persone non hanno seguito il rituale al quale siamo stati soggetti così spesso in questo movimento: le mobilizzazioni, le manifestazioni, azioni meno che simboliche, congressi con conclusioni preparate moltoprima da qualche oscuro funzionario. Né hanno accettato di fare proprie le posizioni di coloro che fingono di preoccuparsi per lo stato del mondo e che poi si abbandonano alla compassione per i più sfortunati.
Queste migliaia di persone, al contrario, non si sono limitate a reagire o resistere, ma hanno preso l'iniziativa, attacando coscientemente i luoghi in cui, giorno dopo giorno, si rivelano lo sfruttamento del capitalismo e la sostanza materiale della guerra civile globale. Il G8 non è solo l'espressione della dominazione di capitale sul mondo, uno spettacolo di dubbia qualità dove i capi mettono in scena un altro rituale, uno che serve a codificare le loro leggi sopra le vite altrui. Il G8 è il simbolo delle sofferenze inflitte ogni giorno a milioni di persone. Dovremmo essere rimproverati per la nostra violenza quando le loro mani sono tutte piene di sangue!
Lettera aperta alla stampa. Rostock, G8 2007: Qui c’è un terribile malinteso
Qui in Germania, come per la maggior parte delle proteste contro il G8, la stampa internazionale non guarda a tutta la storia della battaglia – al massimo una storia parziale – e chiede quanto o perchè è successo.
Summit dopo summit, abbiamo notato nei media il solito modello. Immagini di manifestanti vestiti di nero che lanciano pietre contro la polizia, storie di teppisti senza senso – questi che il governo dice di voler punire e rinchiudere lontano.
Queste storie e immagini di combattimenti in stradanon fanno nulla ma diffondono paura, criminalizzano i manifestanti, dividono i movimenti e distraggono il pubblico dalla storia del g8 e della loro polizia irresponsabile che dilagano con militarismo, povertà, violenza, distruzione dell’ambiente e cambio climatico.
E’ facile condannare chi lancia un sasso o brucia una macchina, ma la maggior parte di quello che noi abbiamo visto a Rostock sono scene dove la polizia provoca sfacciatamente violenza, la stessa violenza che usa per giustificare la sempre maggiore e pesante repressione. Ogni giorno abbiamo nuove esperienze di costanti tormenti, perquisizioni umiliazioni su noi stessi nelle strade e sulle biciclette, sui treni e ai confini, senza evidenti crimini.
D’accordo con una dichiarazione ufficiale, sabato 2 a Rostock c’erano 13.000 poliziotti tutti bene armati e indossando svariati equipaggiamenti protettivi. C’erano piccole bande di poliziotti che correvano nella folla, spingendo, urtando e circondando manifestanti in una manifestazione legale. Noi abbiamo visto manifestanti non-violenti provare a ridurre la gravità della situazione randellati con manganelli e spruzzati di spray al peperoncino. Noi abbiamo visto enormi idranti mischiati a sostanze tossiche e chimiche usati indiscriminatamente. Perchè la stampa non riporta tutti questi atti di violenza commessi dalla polizia? Se la violenza fa questi bei titoli, perchè la violenza di povertà condotta dalla politica del g8 non è condannata?
Forse lo potremmo capire se guardassimo profondamente. Potremmo vedere che la violenza provocata ha sintonia con il sistema economico valuta proprietà sulle vite, prigioni sull’educazione, aree urbane sviluppatesi senza un piano regolatore al di fuori della sostenibilità, confini su migranti, guerra su pace. Potremmo vedere che è nell’interesse della polizia e del G8 provocare disordini, per giustificare 90 milioni di euro spesi in “sicurezza” (solo in Germania). Potremmo capire che la repressione e la violenza della polizia sono designate a ostacolare la democrazia e il dissenso silenzioso.
Ma noi che ci opponiamo al g8 non rimarremo in silenzio e non ci fermeremo. Capiamo che ci sono dei terribili errori e che senza protestare la nostra voce non arriverebbe a tutti.
weiter...L’attuale comunicato stampa di gipfelsoli.org e il video linkato conincidono con quello che ho vissuto in prima persona. Sabato ero con circa 80.000 persone a Rostock, per manifestare contro il vertice del g8. Mentre la polizia afferma di aver reagito a un attacco, nel video è chiaro che gli scontri sono stati preceduti da fermi brutali e da continue provocazioni. Bisogna fare urgentemente controinformazione al riguardo, affinché i contenuti delle proteste non vengano ulteriormente offuscati.
weiter...Questo lunedì la polizia tanto ammirata e tanto compatita dai media ha incassato una critica molto severa dall'interno dei suoi stessi ranghi. Dopo le affermazioni infuriate di un poliziotto della celere circa lo sfruttamento dei propri colleghi, anche la psicologa della polizia Georg Sieber di Monaco ha scelto di parlare con schiettezza.
Nella sua intervista per il programma radiofonico "Deutschlandfunk" la Sieber ha spiegato che prima ancora degli scontri veri e propri a Rostock si è verificata una vera e propria escalation di tensione, riferendosi con questa ai comportamenti marziali e non distensivi delle truppe, nonché all'ampia radicale e indiscriminata repressione.
Sono sempre di più le persone che dall'inizio della protesta contro il vertice del G8 hanno ricevuto l'"ordine di allontanarsi" da parte dalla Polizia.
Finora il tribunale di Schwerin ha deliberato in molti casi positivamente ripristinando la libertà di movimento degl'interessat*
Traduzione di http://de.indymedia.org/2007/06/182075.shtml
Sono sempre di più le persone che dall'inizio della protesta contro il vertice del G8 hanno ricevuto l'"ordine di allontanarsi" da parte dalla Polizia.
Solo martedì il Legal Team ha registrato intorno ai 100 "fogli di via", ovvero un foglio di carta intestata con i dati del Kavala, il coordinamento di polizia istituito appositamente per il G8, sul quale il funzionario di polizia scrive i dati personali del fermato e specifica la durata e zona di riferimento del divieto. Anche gl' avvocat* del "movimento" che oggi accompagnavano la manifestazione dall'interno hanno ricevuto rimproveri "orali". Questi provvedimenti mirano a limitare la libertà di movimento dei manifestanti. Le motivazioni molto spesso sono arbitrarie. Per esempio, se alla stazione centrale o in una strada qualsiasi di Rostok durante un normale controllo si viene trovati in possesso di occhiali da sole, sciarpe e fazzoletti, scatta il "fermo di piazza".
Nel frattempo arrivano al legal team sempre più "fogli di via"con durata 3-9 giugno e che comprendono Rostok così come il distretto regionale. Altri "fogli" hanno caratteristiche diverse: possono limitare l'accesso al centro oppure a determinate zone, come ad esempio il porto, impedendo così la frequentazione delle iniziative culturali che vi si svolgono.
[Gipfelsoli Infogruppe Press Release]
Domenica la coalizione per la Star March aveva annunciato dei cosiddetti “eventi sostitutivi”.
Questo per salvaguardare il diritto a manifestare dato che un divieto completo dovrebbe essere confermato dalla corte costituzionale.
Solo un giorno dopo, il dipartimento speciale di polizia “Kavala” ha vietato anche questi eventi nonostante fossero fuori dalla zona I e II (una specie di zona rossa). Una manifestazione a Kuehlingsborn è sottoposta a questo divieto.
La “Kavala” ha utilizzato tutti i modi per bloccare la Star March. La notifica fu inizialmente ritardata e gli inviti a collaborare sono stati rifiutati. E’ stato solo dopo la decisione del tribunale amministrativo che la “Kavala” ha dovuto sveltirsi.
“E’ ovvio che la polizia stia eseguendo delle decisioni politiche secondo cui queste visite non possono essere contestate”, criticano i contestatori del summit. “Il compito di un’istituzione come la polizia dovrebbe essere quello di facilitare le assemblee, non di proibirle”.
Il capo della polizia in carica nella sezione intorno a Heiligendamm è Alfred Tilch.
Tilch è regolarmente designato per seguire le proteste contro i treni che trasportano scorie nucleari nella zona di Wendland .
In queste occasioni ha spesso permesso alle sue unità di manganellare i dimostranti dopo l’arrivo dei convogli nucleari, e anche a manifestazione terminata.
Inoltre è stato additato diverse volte per fermi illegali dei dimostranti.
“La polizia farà fino alla fine tutto il possibile per bloccare la Star March malgrado qualsiasi approvazione da parte dei tribunali”, suppone Hanne Jobst del ‘Gipfelsoli Info-Group’.
E’ noto che in passato i reparti di polizia (tipo celere), abbiano utilizzato tattiche come la provocazione alla partenza o durante i cortei, per esempio con l’impiego di snatch-squad. Espressioni di approvazione da parte dei passanti poi utilizzate come un’occasione per attaccare l’intera manifestazione.
La polizia può già vietare una manifestazione sulla base di “presunti pericoli”.
Le azioni legali sono quindi impossibili.
Jobst è scanzonata: “se possibile a breve verrà divulgata una notizia sulla presenza di una cellula terrorista che pianifica di attaccare la Merkel con una torta alla crema”.
La decisione della corte costituzionale federale è attesa per oggi.
Dopo la manifestazione anti G8 di sabato, la polizia sta continuando con la strategia della provocazione e dell’ostruzione. Nei giorni successivi alla manifestazione di massa, la polizia ha continuato ad agitare la situazione nello stato di Mecklenburg-Vorpommern.
l'archivio di gipfelsoli.org e il dibattito sulla violenza in corso intorno alle proteste contro il vertice g8
Sul sito http://gipfelsoli.org trovate molte informazioni, soprattutto in tedesco ma anche in inglese, sulle dichiarazioni e i comportamenti della polizia nel quadro delle proteste contro il vertice G8. Segnaliamo in particolare il manuale in inglese Know Your Enemy ( http://gipfelsoli.org/rcms_repos/Tools/know_your_enemy_2.2_en.pdf ), che contiene molte descrizioni sui preparativi della polizia, la repressione, l'opposizione alla repressione ecc.
Per una vasta galleria fotografica, andate qui (soprattutto media mainstream, ma anche Indymedia):
http://gipfelsoli.org/Repression/J2_Rostock/J2_Photos/2470.html
http://gipfelsoli.org/Repression/J2_Rostock/J2_Photos/2612.html
http://gipfelsoli.org/Repression/J2_Rostock/J2_Photos/2569.html
Lunedi 4 Giugno, al mattino, la polizia tedesca ha fermato un gruppo di polacchi membri di “Nowa Lewica” (Nuova Sinistra), tra i quali Piotr Ikonowicz e altri attivisti
Al lunedi’, al mattino, parte dei membri della Nowa Lewica (“Nuova Sinistra” in polacco), diretti a Rostock per una manifestazione pacifica contro il summit G8 – con loro Piotr Ikonowicz – e’ stato fermato al confine tedesco.
I membri del gruppo sono stati informati che non hanno il diritto di ingresso sul territorio tedesco. Tra i fermati, oltre ad attivisti della Nowa Lewica, ci sono anche membri dei Giovani Socialisti.
Il fermo degli attivisti polacchi e’ parte della campagna di repressione che dura da settimane. organizzata dagli organi di potere tedesco contro il movimento no-global e delle sinistre (in polonia e in germania ci sono governi di destra attualmente – ndt). Negli ultimi giorni durante una pacifica dimostrazione a Rostock, la polizia tedesca ha dato il via ad agitazioni, anche fermando persone innocenti in marcia. La gioventu’ anarchica li presente, provocata da questi atti, ha risposto con contatti bruschi, e la situazione e’ sfociata in aperti scontri con la polizia.
weiter...Diversi avvocati del legal team hanno partecipato al "corteo per la libertà di movimento globale e per i diritti globali" a Rostock, che è stata bloccata massicciamente dalla Kavala (coordinamento interforze della polizia tedesca). La Polizia con otto idranti e furgoni blindati ha circondato i manifestanti per diverse ore, ritardando la partenza del corteo per più o meno due ore. Hanno bloccato il corteo diverse volte adducendo come scusa il non rispetto delle leggi sulle manifestazioni pubbliche. Durante la manifestazione l'ufficio stampa della Kavala ha affermato che il corteo è stato fermato per la presenza di 2.500 persone travisate e violente. Il dirigente del servizio di OP però ha affermato che non era in corso nessun crimine e che non vi erano manifestanti travisati.
weiter...09:00: Un gruppo di 200-300 persone provenienti da Camp Reddelich hanno trovato ad aspettarli alla stazione centrale di Rostock circa 100 poliziotti in tenuta antisommossa. Vengono perquisiti uno per uno, ad alcuni vengono chieste le generalità.
09:00: Un gruppo di 200-300 persone provenienti da Camp Reddelich hanno trovato ad aspettarli alla stazione centrale di Rostock circa 100 poliziotti in tenuta antisommossa. Vengono perquisiti uno per uno, ad alcuni vengono chieste le generalità. Lo spazio dove tutto ciò si sta verificando, è stato sgomberato dalle altre persone, di modo che non ci siano testimoni oculari.
09:20: Un corteo di circa 20 auto della polizia, a sirene e lampeggianti accese, è stato visto passare nei pressi del Rostock Convergence Center, probabilmente diretti verso Sonnenblumen House, dove un concentramento dovrebbe aver luogo a partire dalle 10 del mattino.
10:00: 2000 persone circa si sono radunate dalle 8 davanti al centro immigrazione di Werftstraße (dove si decide dei permessi di soggiorno e di asilo). L’atmosfera era piacevole, con una banda di samba e teatro di strada (tra l’altro uno spettacolo chiamato “la Germania cerca il supertedesco”). Adesso ci si sta dirigendo verso la Sonnenblumenhaus di Lichtenhaben, dove si ricorderanno i “tre giorni di agosto” degli attacchi neonazi del 1992 contro un centro di accoglienza per rifugiati e contro un ostello per lavoratori vietnamiti.
11:00: La polizia antisommossa ha caricato il corteo alla Sonnenblumen House e ha fermato alcune persone dopo averle osservate per un po’. Si contano 3 arresti finora, ma gli osservatori legali sono stati allontanati dalla polizia e non gli viene permesso di prendere le generalità delle persone fermate. La polizia sta tenendo un atteggiamento molto aggressivo senza alcuna ragione.
[http://de.indymedia.org/2007/06/180913.shtml]