Gioia e sconfitta si sono mescolate assieme ieri alla grande manifestazione di Rostock. Alcuni partecipanti hanno parlato di “grande successo”, altri sono rimasti piuttosto delusi.
Le valutazioni sulla grande manifestazione di ieri a Rostock contro l’imminente vertice del G8, da parte delle organizzazioni partecipanti, sono risultate molto divergenti. Anche perché gli attivisti avevano idee differenti su come affrontare efficacemente la protesta. Dopo una variopinta manifestazione, lungo la nordica metropoli tedesca, a cui hanno partecipato circa 80.000 persone secondo gli organizzatori, si è giunti allo scambio di colpi tra singoli manifestanti e la polizia.
All’inizio della manifestazione, che dalle 13 procedeva su due tronconi attraverso Rostock, è sembrato predominare un consenso di fondo contro il comportamento repressivo della polizia. Già ieri mattina era stato ottenuto un successo strategico, quando il tribunale amministrativo di Meclemburgo-Pomerania ha imposto il divieto di manifestare non solo contro il NPD a Schwerin ma anche contro la contromanifestazione antifascista.
Prima di raggiungere il concentramento dell manifestazione di Rostock il gruppo no-global Attac si è dovuto battere con la polizia federale, perché quest’ultima voleva impiegare 15 unità di polizia su ogni treno speciale diretto a Rostock.
In seguito questo numero è sceso a due agenti in borghese. I partecipanti avevano inoltre bene in mente anche le perquisizioni effettuate dalla procura federale all’inizio di maggio in diversi spazi liberati di sinistra del nord della Germania, perquisizioni criticate all’unanimità da più parti. L’inizio pacifico della manifestazione era molto suggestivo. Per il corteo sono stati individuati vari filoni tematici: Ewa Hinca delle Euromärsche in Polonia ha criticato la distruzione dei posti di lavoro da parte dei programmi di privatizzazione neoliberista. L’europarlamentare Tobias Plüger ha condannato i guadagni bellici degli stati appartenenti al G8, che, secondo lo stesso Plüger, sono responsabili del 90 per cento delle spese mondiali sugli armamenti e ha ammonito contro il piano di guerra all’Iran. Si è discusso anche su temi quali “le corrette relazioni commerciali”, “Annullamento del debito per gli stati più poveri del mondo” e "una politica energetica efficace “. La manifestazione era suddivisa in diversi blocchi, dall’immancabile black block (presente con diverse migliaia di persone) ai militanti ambientalisti, da Attac alle organizzazioni di aiuto allo sviluppo. Durante il corteo ha suonato un gruppo di samba e subito davanti a loro c’era la campagna Gerechtigkeit jetzt (”Giustizia adesso") con enormi pupazzi raffiguranti gli otto leader partecipanti al vertice G8 di quest’anno. In tutto il corteo sono state fatte sfilare decine di pupazzi. Verso le 15 l’umore è cambiato quando la polizia ha attaccato senza motivi evidenti lo spezzone di Make Capitalism History. Gli scontri sono cominciati quando il corteo è giunto al porto di Rostock, dove era prevista una manifestazione di chiusura della manifestazione. A quel punto la polizia è partita alla carica spezzando il corteo, e non è mancata una conseguente resistenza con lancio di oggetti. Notizie non confermate hanno allora riportato cinque feriti e dieci fermi. Subito dopo gli organizzatori dell’iniziativa hanno dichiarato conclusa la manifestazione. I manifestanti hanno tentato di allentare la tensione dirigendosi verso la polizia a mani alzate. In questo modo la situazione si è un po’ tranquillizzata. In seguito la polizia si è avvicinata di nuovo alla folla, ma in questo caso è stata subito circondata dai cordoni. Contro gli agenti sono volate pietre, bottiglie e bastoni e sono quindi iniziati nuovi scontri culminati nell’impiego di lacrimogeni da parte dei poliziotti. Nel frattempo il contingente raggiungeva il piazzale del concentramento finale con cinque idranti portandone altri tre in strada per spegnere le barricate incendiate, costruite con auto e cassonetti. Per un po’ di tempo la situazione è parsa più tranquilla, ma intanto i partecipanti venivano divisi in due grando spezzoni dalla polizia e dai suoi idranti. Intanto gli agenti avevano circondato le strade d’ac cesso che collegavano il piazzale al centro cittadino con diverse unità di polizia federale e di singoli Länder. Dopo poco si distinguevano nel piazzale del concerto nuvole di gas lacrimogeni. In un comunicato della polizia gli eventi successivi vengono così descritti: "La situazione ha subito un’escalation all’altezza del porto. I militanti del “blocco nero” hanno attaccato in forze alcuni agenti all’interno del loro veicolo. Il mezzo ha subito gravi danneggiamenti, mentre gli agenti sono riusciti a sfuggire all’assalto ma hanno riportato notevoli lesioni. Alcune automobili parcheggiate apparten enti agli abitanti della zona sono state in seguito rovesciate e in alcuni casi incendiate". Secondo l’unità di polizia Kavala sono stati 146 gli agenti feriti. L’unione degli avvocati repubblicani (RAV) ha rimproverato il comportamento brutale e i violenti attacchi nei confronti degli avvocati da parte della polizia di Rostock. Il RAV ha criticato il fatto che ci siano stati una serie di impedimenti nei confronti degli addetti al soccorso dei manifestanti rimasti feriti che si muovevano tra le forze di polizia. Anche il lavoro svolto dal servizio di supporto legale d’emergenza è stato pesantemente ostacolato. Verso sera si contavano a Rostock circa 100 arrestati e a quanto pare altrettanti sono i manifestanti tratti in custodia a Schwerin. La conclusione del corteo nel piazzale davanti al porto dove si è svolto in seguito il concerto è stata considerata particolarmente assurda dai manifestanti. Mentre sul palco la musica veniva ripetutamente interrotta, la polizia faceva pressione contro la folla con idranti e blindati. Anche molte persone estranee alle azioni violente hanno ricevuto la loro dose di lacrimogeni. Più tardi in serata, verso le 19, la polizia ha nuovamente fermato circa 200 persone nei pressi del molo dei pescherecci con l’impiego di 5 idranti.
Come reazione alle azioni di violenza durante la giornata il gruppo attac nella serata di ieri ha preso le distanze dalla maggior parte dei partecipanti alla protesta: “Questi attacchi non trovano alcuna giustificazione”, e dello stesso avviso sono gli Autonomen. Sull’escalation della situazione, tuttavia, entrambi i fronti, dunque anche la polizia, hanno fatto la loro parte.
Altri gruppi si sono invece dichiarati soddisfatti dell’andamento della manifestazione fino al pomeriggio. Gerchtigkeit jetzt ha ad esempio considerato “la grande manifestazione internazionale a Rostock come un notevole successo”. “Abbiamo iniziato la settimana di proteste con una grande manifestazione chiassosa, variopinta e plurale”, ha detto Lotta Kemper del comitato stampa di Campinski: “Abbiamo espresso con chiarezza la nostra risoluta critica alla politica dei G8”. Karin Schnetzinger del consiglio dei portavoce della Linksjugend ha espresso solidarietà: “Il grande successo di questa manifestazione manda un chiaro segnale alla politica dei G8, che diffondono in tutto il mondo guerre, fame e miseria”.