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Make Capitalism Historyossia, espandere la mobilitazione contro il G8 Sinistra Intervenzionista, dicembre 2006 Giugno 2007. Un corteo immenso e vistoso di manifestanti arrivati da tutto il mondo sfila per le strade di Rostock per protestare contro il meeting dei G8. Diecine di migliaia di persone aspettano i capi di governo sulla pista di atterraggio dell'aeroporto, bloccando l'accesso al paese benestante di Heiligendamm, dove il vertice dovrebbe aver luogo. Il programma è disturbato ripetutamente da azioni fantasiose. Al centro dell'attenzione pubblica, non sono le dichiarazioni dei potenti, ma la molteplicità della protesta e della resistenza. La delegittimazione dei G8 non è più una mera richiesta, è quello che sta succedendo sulle strade, ai recinti e nei dibattiti che hanno luogo nei campi di protesta e al controvertice – quello che viene visto in tutto il mondo come l'evento di Rostock. Per un anno intero, i movimenti sociali, i sindacati, le campagne dei cristiani organizzati, diverse ONG, gruppi no global, partiti politici e le reti della sinistra radicale si sono preparati per questo. Il loro agire in comune e la loro volontà politica di non lasciarsi dividere nonostante la loro diversità hanno fatto sì che tanto la disinformazione mediatica quanto la repressione poliziesca girino a vuoto. La nostra possibilità di fare di Rostock un evento di questo genere risale alle proteste di Seattle, Praga, Genova e Firenze. Questa possibilità è anche un risultato pratico dei dibattiti promossi nei social forum, da parte del movimento no global e della sinistra radicale in Germania, in Europa e in tutto il mondo. Riunisce le richieste di innumerevoli lotte locali, qui e su tutto il pianeta. Se usiamo quest'opportunità, il risultato ci porterà oltre Heiligendamm e Rostock, oltre ogni campagna contro il G8. La delegittimazione dei G8 è solo un passo nell'insorgere di un movimento globale contro il dominio capitalista ormai globalizzato nella forma del neoliberismo. La Sinistra Intervenzionista si vede come parte di questa insorgenza. Apparteniamo a generazioni diverse e ad ambiti diversi all’interno della sinistra radicale non dogmatica. Siamo attivi in gruppi Antifa, in vari movimenti sociali e in diverse campagne politiche. Lavoriamo come singoli, ma coordinandoci in sindacati, associazioni e progetti alternativi. Ci siamo incontrati nell'insorgere delle lotte contro il neoliberismo e nella critica della globalizzazione. Per un'intervento radicale nei rapporti sociali, politici ed economici Parlano di libertà, pace e giustizia, di democrazia e della concorrenza mercantile sfrenata come premessa Però il nostro compito di delegittimare i G8 deriva solamente dal fatto che loro hanno saputo ottenere una legittimazione. Quando promettono di creare e di assicurare l'ordine al livello mondiale, la loro politica viene approvata in tutto il mondo perché è vero che migliaia di persone vivono nell'insicurezza. Quando tolgono ogni ostacolo alla concorrenza mercantile, basata sulla divisione del lavoro, questo viene accettato anche o precisamente perché dover concorrere per la sopravivenza è un'esperienza quotidiana per migliaia di uomini e di donne. La concorrenza diventa così necessariamente la strategia adottata nella propria esistenza, per quanto miserabile sia. Reinventare la sinistra Allo stesso tempo, la resistenza contro lo sfruttamento e l'esclusione come esperienze quotidiane "qui da noi" non può più essere fondata sull'identità della "classe universale" sfruttata, che stava alla base del movimento operaio. Ma anche il riferimento, da parte dei nuovi movimenti sociali, alle esperienze del dominio patriarcale o razzista non è sufficiente. Tutto questo si trova infatti subito di fronte alla profonda precarizzazione della vita quotidiana e alla frammentazione individualizzante di ogni contesto sociale. Non perché non esisterebbero più uno sfruttamento che va spiegato in termini di classe o un dominio patriarcale o razzista, ma perché le classi sfruttate sono state disciolte nella gerarchia profondamente differenziata della precarizzazione. Perché "differenza" e "soggettività" sono stati trasformati in parole d'ordine del comando neoliberale, attraverso i quali la gente viene spinta aggressivamente alla concorrenza per la sopravivenza. La classe è determinata dalla lotta di classe. Il compito della sinistra è quello di cogliere le premesse di una possibile insorgenza collettiva e di articolarle in forma di un programma politico. Per questo delegittimare il dominio del capitale, il neoliberismo e dunque anche i G8, significa oggi anche reinventare la sinistra e i movimenti sociali. Movimento dei movimenti Queste iniziative si collegano con le resistenze al controllo militare delle metropoli e alla guerra imperiale / imperialista per imporre un ordine mondiale, non meno che con quelle contro l'intensificazione quotidiana del regime di sfruttamento e di lavoro. Ovunque queste lotte s'incrociano, si articola la richiesta di una vita al di fuori dalla logica del mercato, anche se questo non avviene senza contraddizioni e scontri, spesso tormentosi. Una richiesta che si articola, per esempio, nella proposta di un reddito garantito per tutti e tutte, e che mira a combattere la costrizione al lavoro salariato e la crescente capitalizzazione dei rapporti di vita. La richiesta di una vita vissuta al di fuori della logica del mercato comporta in sé quella di un'inversione dei flussi materiali e delle risorse dal nord al sud, un'inversione che necessita, come primo passo, la cancellazione dei debiti finanziari del sud e il pagamento di risarcimenti per lo sfruttamento coloniale ed imperialista. La radicalizzazione di queste iniziative, il loro allargamento e sviluppo, porranno e dovranno porre finalmente anche la "vecchia" questione del potere e dei rapporti di proprietà – come questione inscritta nel contesto di una società globale. In questo modo verrà posta all’ordine del giorno la questione della rottura col sistema della proprietà privata, un sistema che si articola in termini di classe, di patriarcato, di razzismo e di impero / imperialismo. Il mondo è ancora solo quello che la storia delle lotte sociali ne farà. La vita liberata può essere sperimentata solo nella prospettiva del superamento di ogni rapporto di dominio. Il comune Prima del vertice, dopo il vertice Sinistra Intervenzionista, dicembre 2006 |
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