2008-07-16
[Bolzaneto]
Comunicato Gipfelsoli Infogruppe 15 luglio ’08
traduzione di a. e John Doe per Indymedia Italia
Dopo una negoziazione di nove ore è finito ieri sera a Genova il procedimento contro 45 imputati appartenenti a polizia, polizia penitenziaria e personale medico. Contro gli imputati veniva indagato a causa di abusi di autorità, violenze, maltrattamenti, intimidazioni, contraffazioni.
300 manifestanti furono arrestati durante le proteste contro il G8, la maggior parte di loro furono portati in una caserma di polizia,
trasformata in una prigione temporanea.
La parte lesa ha documentato nel procedimento percosse, insulti, slogan fascisti e umiliazioni sistematiche.
Poiché la polizia asserì che la maggior parte dei tutori dell’ordine non può essere identificata, gli unici a essere processati possono solo essere gli ufficiali.
30 imputati sono stati tuttavia assolti per insufficienza di prove. La pena più alta è stata ottenuta per il capo della sicurezza Antonio Biagio
Gugliotta, con 5 anni e 8 mesi di prigione. Il medico del carcere, Giacomo Toccafondi, che per le sue brutalità è stato fortemente criticato, ha ottenuto solamente un anno e due mesi di detenzione.
I condannati hanno reso noto il ricorso. Con cui le pene, secondo il diritto italiano, cadranno in prescrizione. La scadenza dei termini di prescrizione non viene sospesa durante i processi.
Nel procedimento di Bolzaneto compaiono 300 civili come parte civile, tra cui anche parenti delle vittime dei maltrattamenti.La metà di loro viene dall’estero.
Il giudice Renato Delucchi ha attribuito ad ognuno un “immediato risarcimento” da 2.500 a 15.000 euro.
Fino all’ultima settimana non era chiaro se la nuova “legge sulla sicurezza” di Berlusconi potesse evitare la pronuncia della sentenza.
Berlusconi è tra l’altro indagato per corruzione. Richiede la sospensione delle sanzioni al di sotto dei tre anni, per reati commessi prima del 2002. Il decreto dovrebbe essere firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Di conseguenza, per accelerare l’emanazione della condanna, gli avvocati della parte civili hanno rinunciato al loro arringa finale.
Avvocati e gruppi solidali criticano fortemente la condanna. Anche se si è riconosciuto che furono commessi dei reati, il tribunale non si è attenuto alle sansioni rischieste dall’accusa.
In autunno ci sarà probabilmente un’ulteriore sentenza contro la polizia. Nel procedimento “Diaz” si discuterà dei maltrattamenti subiti dagli attivisti, alcuni addirittura dormienti. 29 ufficiali della polizia sono accusati tra l’altro di compromissione delle prove. Uno degli avvocati dell’accusa, spiegò che su 4 manifestanti arrestati nella scuola Diaz su 5 hanno subito trattamenti “degradanti e inumani” secondo i criteri della Corte Europea. L’Italia però non a sottoscritto la convenzione internazionale sulla tortura, per cui può essere solo levata l’accusa contro maltrattamenti.
Mentre gli appartenenti alla polizia sono rimasti fino ad ora senza sanzioni, gli attivisti sono stati condannati a pene molto pesanti. Il novembre scorso sono state impartite a 25 manifestanti italiani condanne draconiane fino a 11 anni di reclusione. E’ bastato essere stato fermato in vicinanza dei tumulti. A giugno un’attivista francese è stata condannata a cinque mesi di reclusione per aver oltrepassato lo sbarramento che isolava il G8 dal resto della città.
“Queste condanne sono un attacco contro i movimenti sociali e contro il diritto di opposizione”, scrive il gruppo SupportoLegale. “Genova è stata una rivolta di 300.000 attivisti”, commenta il gruppo Gipfelsoli. “La resistenza contro gli attacchi della polizia è assolutamente giustificata”.
Per il settimo anniversario delle proteste del G8 la prossima settimana Genova sarà palcoscenico di numerosi eventi. Il 19 luglio ci sarà un incontro per preparare le proteste contro il prossimo G8 in sardegna, al quale invita anche Haidi Giuliani, la madre del defunto Carlo. Il 20 luglio in Piazza Alimonda ci sarà l’annuale riunione in ricordo di Carlo. Gruppi genovesi ed internazionali organizzano conferenze e discussioni a Palazzo Ducale, il luogo dove si tenne il G8 di allora.
Una società, in cui i rappresentanti dello stato portano meno responsabilità dei manifestanti “è una brutta società”, spiega l’avvocato di parte civile Laura Tartarini. Questo pomeriggio ci si aspetta un dettagliato comunicato dell’avvocato.
Articolo originale:
http://www.gipfelsoli.org/Home/Genua_2001/5383.html