2007-07-02
L’idea di ospitare in Italia, all’isola sarda della Maddalena, il G8 del 2009 ci lascia sconcertati.
Nel 2001 il G8 di Genova segnò un autentico punto di svolta per la storia politica del nostro paese: un movimento nuovo e dalle dimensioni mai viste si oppose alla riunione degli “otto grandi” organizzando giornate di pacifiche contestazioni, ma fu soffocato da inaudite violenze da parte delle forze dell’ordine.
Il 20 luglio fu ucciso un ragazzo in piazza Alimonda: quell’episodio è ancora un ferita aperta, acuita dall’archiviazione senza processo dell’inchiesta giudiziaria.
A sei anni di distanza, e proprio nei giorni caratterizzati dalla denuncia di un vice questore, che in tribunale ha definito “macelleria messicana” la ben nota “perquisizione” alla scuola Diaz del 21 luglio 2001, è arrivata la notizia del vertice alla Maddalena.
Ci sembra che non vi siano, nel nostro paese, le condizioni per ospitare i cosiddetti “otto grandi”.
Da un punto di vista politico e culturale, i modestissimi esiti del G8 del 2001 (furono presi impegni sulla lotta all’Aids e altre malattie endemiche del tutto disattesi negli anni successivi) hanno dimostrato quanto fossero fondate e ragionevoli le contestazioni di allora.
Si sosteneva che gli “otto grandi” non possono arrogarsi il ruolo di “padroni” o “governatori” del mondo.
Si diceva che occorre agire per una forte redistribuzione delle ricchezze fra Nord e Sud del mondo, per un rigoroso rispetto dell’ambiente e per una democratizzazione degli organismi economici e politici sovranazionali, attualmente controllati dai paesi più ricchi del pianeta.
I fallimentari esiti di tutti i G8 che si sono susseguiti dopo quello di Genova, fino all’ultimo evento di Rostock, hanno confermato le tesi di allora: questi eventi producono un gigantesco spreco di risorse, vaghe promesse, nessuna vera decisione, e vanno in controtendenza rispetto alla necessità di costruire un sistema internazionale democratico globale. Diversi statisti di diverso orientamento politico ormai denunciano apertamente la inutilità dei vertici G8.
Sul piano poi della credibilità istituzionale del nostro paese, ci pare che l’atteggiamento tenuto dai vertici delle forze dell’ordine in questi anni impedisca anche di ipotizzare una nuova riunione del G8 sul suolo italiano.
Le nostre forze di polizia, e anche i governi che si sono succeduti, non hanno ancora chiesto scusa alle vittime italiane e straniere per le violenze e gli abusi del 2001, né hanno preso pubblicamente e ufficialmente le distanze da operazioni – come il blitz alla Diaz e le torture nella caserma di Bolzaneto, solo per citare i casi più eclatanti – assolutamente indegne di un paese civile.
I massimi dirigenti delle forze dell’ordine in carica nel 2001 sono ancora ai loro posti, e anzi alcuni di loro, per quanto imputati nei processi seguiti al G8, sono stati promossi.
In queste condizioni, pensare di organizzare una nuova riunione del G8 è inaccettabile e quasi provocatorio.
L’isola di La Maddalena, inoltre, deve ancora essere pienamente restituita alla sovranità nazionale e alla comunità sarda, dopo anni di servitù agli Stati Uniti, e con la base ancora da svuotare, dovrebbe venire di nuovo sequestrata, blindata e recintata.
Per quest’insieme di ragioni crediamo che quanti parteciparono al G8 genovese e a e tutti coloro che condividono questo appello debbano ritrovarsi e formare un fronte comune per contrastare il progetto di organizzare il vertice alla Maddalena nel 2009.
Alle motivazioni del 2001 si sono aggiunte le ferite procurate dalle violenze delle forze dell’ordine e dalla successiva copertura politica assicurata ai responsabili di quegli abusi.
Il vicino sesto anniversario del G8 2001, fra il 20 e il 22 luglio a Genova, può essere l’occasione per riunirsi e discutere su come dire no al vertice alla Maddalena, ascoltando in primo luogo la voce dei movimenti e delle organizzazioni di società civile che in Sardegna hanno lottato per tanti anni e si stanno organizzando per costruire un fronte unitario contro il G8.
E’ nostra intenzione incontrarci a Genova la mattina di Sabato 21 luglio 2007.
Per adesioni inviare mail a
nog8italia@libero.it
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